Silvia è una donna di più di 60 anni con una forza d’animo incredibile. Silvia un giorno ha deciso di vendere tutto ciò che aveva per trasferirsi in Sardegna. Ha comprato un terreno di tre ettari di sola macchia mediterranea a dieci minuti a piedi dalla spiaggia di Porto Ferro. Intorno non c’è niente. O forse c’è proprio tutto ciò che serve.
In questo terreno senza elettricità e senza acqua, Silvia ha deciso di viverci da sola, sistemando pian piano ciò che poteva sistemare. Ha creato dei punti di “piana” dove poggiare la sua “casa-roulotte”, e scavando ha trovato, in due punti differenti prima la sabbia, quella proprio del mare, e poi l’argilla rossa con cui ha iniziato a costruire una piccola struttura in terra e paglia.
Silvia vive con i suoi due cani, un gatto e tra poco porterà nel suo terreno anche i suoi cavalli.
Silvia ha scelto di vivere sola, ma in verità nel tempo che abbiamo trascorso lì, nel suo meraviglioso terreno, Silvia sola non lo è stata mai. Perché quando intorno a te semini bene, semini col cuore, semini energia, le persone arrivano, in ogni momento, chi per portare l’acqua coi secchi fino alla fine del terreno per annaffiare le piante da frutta, chi per portare birre fredde e pizze, chi per aiutare a collegare un tubo dalla cisterna fino al recinto dei cavalli, chi anche solo per un saluto, chi per cucinare e mangiare in compagnia e restare lì per la notte. Perché quel distacco dalla realtà, il terreno di Silvia, te lo concede, te lo regala, così come ti regala un buio totale illuminato di sole stelle, il rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia, i grilli che cantano, un’infinità di insetti mai visti. Ti regala lo stupore di capire ciò che sapevi, ma che avevi dimenticato: la vita vera è quella. Fatta di vento, e alberi, di profumi nuovi e insetti per amici, di scoperte, di parsimonia, di comprendere quanto sia preziosa una sola goccia d’acqua, quando l’acqua non è scontata.

Dei nostri diciotto giorni in Sardegna, ne abbiamo passati quasi sette in questo terreno insieme a Manu e Ste, due amici che sono ospiti di Silvia e vivono da anni nel loro Hymer del ’98. Loro li conosciamo da un po’ di anni, Silvia non l’avevamo mai vista eppure ci ha accolte come se ci avesse da sempre conosciute. Avremmo scoperto poi che lei è così; apre le braccia a tutti e di tutti diventa madre, sorella, amica, luce ed energia.

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Il nostro viaggio è stato tutto meraviglioso, ma quello che ci ha ridato forza, fatto brillare gli occhi, scosso l’energia e riempito il cuore, sono stati in assoluto i giorni passati a Porto Ferro.
Fuori da ogni routine, a fare i conti con le cose semplici che ogni giorno, dentro le nostre case, diamo per scontate, giorni a vedere i nostri tre moschettieri correre liberi nei cespugli di elicriso, scavare nelle dune di sabbia e imparare tornare indietro al nostro richiamo.
Quei giorni, ci hanno salvato il cuore, ci hanno ricordato chi siamo davvero, ci hanno fatto capire che ci sono cose che ti imprigionano e senza che ce ne rendiamo conto, diventiamo succubi di una routine che non ci appartiene e da cui abbiamo l’obbligo di liberarci.

L’ultima notte a Porto Ferro, tra il profumo di eucalipto e il canto dei grilli, abbiamo spalancato gli occhi al buio, ci siamo avvicinate alle stelle e abbiamo detto grazie. Per averci ricordato che vivere davvero vuol dire vivere con meno.

SOUND ON : Mentre sei a Porto Ferro puoi ascoltare :

Moses Concas – Cannonau Spirits

Jack Johnson – Sitting, waiting, wishing

Madness – One step beyond 

 

Tramonto a Porto Ferro

POSTILLA :
Vi abbiamo domandato nelle stories di Instagram che cosa fosse per voi quel gabbiotto di legno in mezzo alla macchia mediterranea.

In pochi di voi hanno indovinato. Ve lo spieghiamo qui:
Questa è una COMPOST TOILETTE

La Compost Toilette è un bagno completamente “naturale” composto da una buca scavata nel terreno e da una tavoletta del WC, in questo caso appoggiata su una tavola di legno in corrispondenza della fossa. Nella compost puoi fare i tuoi bisogni, senza fare la pipì ( per quella basta un cespuglio! ) sono infatti gli acidi generati della urine a emanare cattivi odori. Le feci, assieme alla terra della fossa, alla carta e a qualche foglia secca si decompongono senza rilasciare alcun cattivo odore.
Anche io ero scettica all’inizio ma poi quando ti accorgi che funziona davvero, ti rendi conto di quanto, in quel contesto, sia la scelta più azzeccata da fare in assoluto.

La Compost toilette è rientrata di prepotenza tra le esperienze più fighe mai fatte 😉

UN VIAGGIO, DUE BOLLE, UN CAMPER E TRE MOSCHETTIERI.
LA SARDEGNA DEL CUORE VISTA DAI NOSTRI OCCHI.

Non c’è alcuna pretesa da parte nostra di essere ciò che non siamo; non siamo travel blogger, non siamo esperte di camper, non abbiamo alcuna verità infusa.
siamo semplicemente due persone innamorate della Sardegna che hanno comprato un camper e deciso di partire assieme ai loro tre cani per un viaggio senza tappe organizzate, senza la frenesia di arrivare per forza in un posto, e soprattutto senza nessun tipo di ansia da vacanza. Semplicemente assecondando il nostro cuore e il benessere dei nostri amati cani.

PORTO SAN PAOLO

14 GIUGNO – Arrivate a Olbia decidiamo di fermarci in un’area di sosta a Porto San Paolo.
L’area di sosta è ben attrezzata, va benissimo se avete necessità di caricare/ scaricare acque o ricaricare la batteria del camper, oppure se vi dovete riposare per una notte. Non va bene se vi dovete godere il mare perchè è abbastanza lontano dalla spiaggia. Diciamo che per noi è stata una tappa d’arrivo giusto per non rimetterci subito in viaggio, per riposarci e far riposare i cuccioli.
Voto: 2 bolle su 5

SASSARI – PORTO FERRO

15/16/17 GIUGNO – Partenza da Porto San Paolo direzione Sassari ( pranzo del mio compleanno a casa dei genitori di Sara )
Intermezzo: DOG BEACH alle SALINE di Olbia: questa spiaggia per cani è consigliatissima la spiaggia è comoda, dotata di un parcheggio (non ti devi fare i km a piedi come spesso accade per raggiungere le dog beach) è in parte attrezzata perché c’è il bar e in più ogni due metri ci sono dei pali di legno conficcati nella sabbia che si possono utilizzare per legare i propri cani.
Cosa assai rara: la bellezza della spiaggia! Di solito le dog beach sono tratti di spiaggia brutti e poco accessibili, in questo caso abbiamo trovato un mare splendido, una spiaggia lunga ariosa e ben curata, alle spalle solo natura.
Voto: 5 ossi su 5

SOUND ON : Mentre sei in spiaggia alle Saline puoi ascoltare :

JFK e la sua bella bionda – Forse volevi ballare 

Nina Nastasia – A dog’s life 

PORTO FERRO

Postilla DOG BEACH di PORTO FERRO :
Porto ferro ha una spiaggia lunghissima di circa 1,5 km le cui estremità sono formate da piccole calette e grotte. E’ una delle spiagge più selvagge della Sardegna, frequentata, nelle giornate di vento, principalmente da surfisti. E’ ben fornita perchè ha un bar (Il Baretto di Porto Ferro) + una griglieria dove si mangia fritto e panini.
La spiaggia è tacitamente riconosciuta come spiaggia per cani. Fino allo scorso anno avevano dedicato una parte di spiaggia centrale come dog beach, in realtà tutta la spiaggia è frequentata da persone coi cani, senza limitazioni di zone. Fa parte di quelle cose ufficiose ma non ufficiali, per cui tutti lo sanno e a tutti sta bene, se non ti sta bene a Porto Ferro non ci vai 😉
Nella spiaggia di Porto Ferro i cani sono quasi più delle persone, ma la spiaggia è talmente vasta che non te ne accorgi.
Piccola parentesi: Dietro la spiaggia, solo pineta, macchia mediterranea e dune di sabbia infinite. Si trovano un sacco di fiori di aglio selvatico (vedi foto)
Il sole tramonta picco sul mare e goderselo dal baretto mentre si beve un Ichnusa è una delle cose più belle della vita.

DOVE DORMIRE A PORTO FERRO?
A parte noi che abbiamo dormito nel terreno della nostra amica Silvia, dietro la spiaggia di porto Ferro c’è un campeggio gestito da un’associazione ( NON è segnalato, quindi non cercatelo online perché non lo trovate) andate lì, chiedete e un posto per pernottare lo trovate di sicuro. Oppure ( oi non vi abbiamo detto niente!!!!) fate campeggio libero (SHHHHHHHH!!!!!)

SCONSIGLIATISSIMO: Camping Torre del Porticciolo. Torre del Porticciolo è la spiaggia appena prima o appena dopo -dipende da che parte si arriva- di Porto Ferro. Lì c’è un’area sosta per Camper in cui ci siamo rifiutate di pernottare perché rispetto ad altre aree sosta ha dei prezzi ALLUCINANTI.
Esempio: area sosta S’abba druche ( Bosa ) una notte € 25 tutto compreso
Area sosta Torre del porticciolo una notte : € 15 piazzola+ € 13€ a persona + € 6 ( !!!!!) a cane + € 16 a testa per ogni visitatore che vuole venire a trovarti. Insomma : una follia. Non possiamo dirvi se sia bella o brutta ma di certo possiamo dirvi che sta lavorando nel modo sbagliato, secondo noi era una trappola per turisti e ci siamo rifiutate di andarci.

S’ABBA DRUCHE

17/18 GIUGNO – Prendiamo la strada per Bosa. La litoranea che da Alghero va verso Bosa è una delle strade più suggestive in assoluto della Sardegna; vette di monti e verde a sinistra e a destra solo e soltanto mare. Dietro ad ogni curva si nasconde una meraviglia, e ogni volta pensi che non possa esistere qualcosa di più bello, e invece esiste ed è proprio dietro alla curva successiva.

Family portrait

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3 km prima di Bosa esiste un paradiso chiamato S’abba Druche (che tradotto significa l’Acqua Dolce)
S’abba druche è un’area sosta per camper a terrazze sul mare ( e che mare!!!) molto spartana ma ben servita, in quest’area sosta si respira proprio l’aria di un campeggio d’altri tempi, rispettoso del silenzio e della natura.
E’ ovviamente un’area sosta che consente l’accesso ai cani in tutti i suoi spazi ma non ha una spiaggia o una parte di spiaggia specificatamente dedicata ai nostri amici pelosi. Ha però di bello che tutta la zona di S’abba druche è formata da 4/5 calette di cui 3 con la sabbia ( le più frequentate ) e 2 con sassi e rocce che sono praticamente sempre deserte. Lì coi cani puoi andare tranquillamente. Noi ci siamo state per giorni di fila senza mai incrociare nessuno. Un vero paradiso.
L’area sosta di S’abba druche è quella che maggiormente ci ha rapito il cuore. La vicinanza al mare, l’energia che si respira, il suo essere così silenziosa e incontaminata. Il fatto che da qualunque posizione tu sia vedi il mare, il distacco dalla realtà se è quello che stai cercando, senza la rinuncia ai servizi ( ristorante pizzeria e bar a pochi passi)
ACCORGIMENTI : se siete in camper e non avete un motorino con cui muovervi, fate la scorta necessaria per i giorni in cui volete fermarvi a s’abba druche perchè una volta piazzati è abbastanza scomodo spostarsi per raggiungere, ad esempio, il mini market che si trova accanto alla reception all’ingresso.
Voto: 5/5 Bolle O

ATTENZIONE : Vodafone non prende, in generale quasi tutti i gestori a S’abba druche non ricevono la linea. Il Wifi c’è ma quando ci siamo state noi non funzionava ( con seri dubbi che fossero pronti ad aggiustarlo ) Ad ogni modo, credeteci, a parte il “trauma” dei prime cinque minuti di isolamento totale, poi ti accorgi di quanto poco conti avere un telefono quando intorno a te, in ogni angolo, c’è una meraviglia da guardare.
#disconnecttoconnect

SOUND ON: Mentre sei a S’abba druche puoi ascoltare :

Blur – Out of time

Incubus – Summer romance

BOSA + TORREGRANDE + BAU BEACH DI TORREGRANDE

19/20 GIUGNO – Ripartite da S’abba Druche, eravamo quasi certe che ci saremmo ritornate. Non potevamo lasciarci sfuggire un altro paio di giorni in quel posto stupendo, però nel frattempo volevamo spostarci, muoverci col camper.
non avevamo la frenesia di arrivare in un posto preciso, ma cercavamo come sempre, un luogo che avesse vicino area sosta e spiaggia per cani, così abbiamo pensato di farci un giro di un paio di giorni a Torregrande.
C’eravamo già state qualche anno fa, per cui non ci aspettavamo grandi cose, Torregrande è il classico paese con le case sul lungo mare, la gente è di una gentilezza commovente e per quanto non sia tra i nostri luoghi preferiti della Sardegna, siamo state comunque bene. 

Ci siamo fermate in un’area sosta ben attrezzata, senza grandi pretese ma con un personale gentilissimo e davvero molto carino, vicina al lungo mare un po’ distante dalla bau Beach ma nulla che fosse impossibile fare.
Qui internet prende, il prezzo per pernottare è adeguato ai servizi della struttura, non c’è un panorama da ammirare ma si è comune in mezzo alla pineta che significa che almeno si è all’ombra. Unica pecca ( e questa vale per tutta la zona dell’Oristanese ) : LE ZANZARE ASSASSINE. Non c’è Zanzibar che tenga, in quella zona quando partono all’assalto ti divorano letteralmente e noi siamo capitate proprio il giorno prima che facessero la disinfestazione 

Voto: 3 Bolle su 5 

Bau Beach di Torregrande 

La Spiaggia per cani di Torregrande è abbastanza lontano dall’area sosta ( circa una ventina di minuti a piedi che, se fatti sotto al sole, possono sembrare giorni interi )
Dalle recensioni viste online, tutti parlano molto bene di questa spiaggia, nominandola come una delle più attrezzate e più belle della sardegna. Saremo state noi un po’ sfortunate, saranno stati i gestori un po’ in ritardo, ma la spiaggia era completamente abbandonata a sé  stessa, il che intendiamoci non è affatto un male, se ne viene rispettata la pulizia e l’accessibilità. Ed invece, dopo 20 minuti di camminata sotto il sole, siamo arrivate in questa spiaggia che sì, in effetti è molto spaziosa per essere una dog Beach, ma ancora completamente spoglia, isolata e sporca. La gestione del parco giochi e dell’area attrezzata per cani era ancora completamente inesistente, il bar più vicino era almeno a 1 km. Insomma non quello che ti aspetteresti a fine giugno.
Ad ogni modo noi siamo state benissimo anche lì, avevamo in pratica tutta la spiaggia per noi, i moschettieri si sono fatti il bagno e hanno dormito sotto l’ombrellone. Noi ci siamo gustate il sole, il vento e il mare. Ad occhi chiusi, come si fa coi sogni. Voto : 3 ossi su 5

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SOUND ON : Mentre sei a Torregrande puoi ascoltare :

Bandabardò + AA.VV. – Se mi rilasso collasso 

BOSA

Nel tragitto per Torregrande ci siamo fermate a Bosa. Piccola cittadina attraversata dal fiume Temo, unico fiume navigabile della Sardegna.
Il centro di Bosa è caratterizzato da un gruppo di case colorate arroccate su un monte che affaccia sul Teno. E’ una di quelle immagini che il cervello immagazzina come “cose da ricordare per sempre”, una volta che l’hai vista diventa parte del tuo cuore e non la scordi più.
Non si può attraversare la costa ovest della Sardegna senza vedere Bosa.

Panoramica della città di Bosa

Bosa

 

Il venerdì mattina ci siamo svegliate a Torregrande, sapendo che la domenica saremmo andate coi genitori di Sara a San Leonardo di Siete Fuentes a prendere l’acqua dalla sorgente.  

Ci attendeva quindi un week end da affrontare, e dove vai in Sardegna se vuoi affrontare il fine settimana senza il caos di turisti e gente locale? Ovviamente a Porto Ferro. E così, con la gioia nell’animo di ritornare in quel luogo meraviglioso, ci siamo rimesse in viaggio; mare e monti si erano invertiti i posti, l’uno a sinistra e gli altri a destra accompagnavano di nuovo il nostro stupore su quella strada fatta di curve a forma di cuore.

E di nuovo, a Porto Ferro, abbiamo respirato come fossimo a casa, lasciato i guinzagli sul camper, spalancato le finestre e coi tre moschettieri abbiamo corso scalze nella vita vera.

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Trovi qui il post con la seconda parte del viaggio

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